..intro..

..beh iniziamo..molte volte mi sono detto che avrei dovuto farmi un blog, e ci ho anche provato, ma mi fermavo alla grafica..

..invece oggi per me é importante, perché é un parlare di me, con me, uno sbobinare la mia vita e rivedermela, dalle lezioni della vita, agli incontri con persone nuove, ma anche nelle cose quotidiane che accadono, piú o meno belle ma che lasciano sempre qualcosa..

..questo voglio che sia per me il mio blog, un posto dove mi racconteró, in cui condivideró con tutti quelli che mi leggono la mia vita, le mie emozioni, le mie lezioni, in cui racconteró la mia crescita personale e spirituale..

..perché il mio percorso é la mia vita, la mia spiritualitá il mio quotidiano..

martedì 22 aprile 2008

sogno..forse


per la mia percezione é stato un sogno, perché l'ho vissuto cosí se vogliamo, ma non né sono sicuro..

só solo che é stato qualcosa di assurdo.

ma ho capito come mai io bloccavo e sopprimevo le mie emozioni.

in questo sogno io ero il figlio del duca d'aragona, re del regno delle due sicilie, alfonso V, chiamato il magnanimo, e vivevo a palazzo, con mia madre e mia sorella (Celo volevi sapere che parentela avevamo in un'altra vita? in questa tu eri mia sorella) a Palermo.

ora capisco perché io adoro tantissimo ma proprio tanto il gattopardo, e perché quando lo lessi a scuola la prima volta non lo sopportavo, ma poi mi venne il desiderio di rileggermelo, impossibile con quel libro, perché? c'é da chiedersi..

perché un giorno preso da una rabbia assurda colorai moltissime pagine con un pennarello indelebile nero, erano le pagine che giá a scuola leggendole mi facevano tediare a morte.

rileggendolo scoprí che avevo coperto le pagine che mi facevano commuovere, le pagine in cui salina parlava di sé, ragionava su se stesso, sulla caduta del regno, sul declino generale, e per me, anche se la storia mi smentisce, é stato davvero un declino generale: quel momento in cui i garibaldini sbarcavano in sicilia l'ho sempre visto con diffidenza, non ho mai afferrato l'importanza di quel momento, sentendolo invece un momento di svolta negativa per il sud, io parlo di sensazioni e percezioni, non di fatti né di storia.

anche se mia madre serafina é di un paese fra reggio calabria e villa san giovanni.

cmq tornando al sogno, mio padre era partito per la guerra, una guerra che avrebbe annesso a i nostri territori napoli.

Era il 1440-1450, avevo 15 anni circa, stavo male, molto, mi mancava mio padre, tantissimo, piangevo spesso, per me era un simbolo, di gloria, di unitá, di affetto, di famiglia, mi dava sicurezza e quella pacca sul sedere ogni tanto come a dire "vai, é tutto a posto" quando io facevo qualche casino.

in questo sogno ho vissuto cmq diverse etá, non ero il primo figlio, per cui alla sua morte in guerra non presi io le redini ma mio fratello (cazzo che karma), restai sempre piuttosto nell'ombra, con una madre inflessibile, rigida, che la vedevo pochissimo, ma che giá di suo mi aveva insegnato a non piangere mai pubblicamente, che dovevo tenere un certo portamento e seguire un protocollo, e mia sorella, con cui scherzavo, ridevo e giocavo.

e lei aveva capito che io mi ero bloccato nelle mie emozioni proprio per la mancanza di mio padre, io sentivo che dio mi aveva portato via tutto, una famiglia, una casa, una terra, l'amore, tutto.

avevo perso ogni mio simbolo, ogni mia identitá, me ne stavo spesso nelle cantine del palazzo, da solo, ma non ricordo cosa facessi, mia sorella veniva ogni tanto a trovarmi, mia madre mi ignorava praticamente o almeno é quello che mi trasmetteva.

con la morte di mio padre anche le mie emozioni erano morte.

questo é quanto..

questo sogno era talmente vivo e vivido, vivevo delle emozioni fortissime, mi sono svegliato con un nodo in gola, ho pianto molto, ora sento una grandissima mancanza di un padre che non conosco in questa vita, ma oggi comprendo perché, a prescindere da tutto, io mi sono dedicato cosí tanto al mio padre di oggi.

e perché io adoro un femminile rigido, inflessibile, come lo é stata mia madre, sia quella passata che quella presente.

non só che dire, ora digerisco ma non só bene cosa, e non só se devo fare qualcosa per questo o se semplicemente lasciare andare e passa da solo.

probabilmente questi sono anche ricordi o frammenti di essi rimersi dalla mia memoria limbica e rielaborati dal mio inconscio, puó essere, non mi pianto nel viaggione che sia davvero una mia vita precedente, anche perché non só dove trovare riscontro dell'albero genealogico né delle imprese di mio padre.

il mio stomaco gorgheggia, mi sta dicendo qualcosa.

ed e anche molto probabile che tutta questa somma di cose nasca dal fatto che i ragazzi indaco sono partiti, che celo é partita, che io non sto bene in questa casa, che sono lontano dai miei genitori e dalla mia cittá, che la mia passata relazione é finita, ed era per me un simbolo di un qualcosa che dovevo riscoprire in me, di una mia identitá.
perché per me il mio ex, ora migliore amico, era davvero tutta la mia famiglia e qualcosa che avevo sempre sognato: la percezione che fosse davvero la mia metá.

non solo, ma nel sogno, mia sorella fá un gesto con le dita su di me, che non sto a descrivere perché non é un blog per adulti, ed é come se fosse un segno lanciatomi dal mio corpo e dal mio femminile, che mi indica qualcosa di preciso, qualcosa che ha a che fare con me, con i miei desideri, con il mio sesso e con luca.

come se il mio corpo mi dicesse "vai sereno e tranquillo, quello che desideri luca l'ha capito, basta giocare, basta pensieri", adesso poi mi sono testato con il test kinesiologico e il corpo mi sta dando riscontro di questo mio ragionamento, perché cmq io non posso non essere me, luca lo conosco poco, non abbiamo mai parlato di ruoli, non vogliamo ruoli, ma io ho bisogno di tempo, ho bisogno di conoscerlo per lasciarmi andare ed essere attivo con lui (minchia l'ho detto, é stato un parto), perché per me é anche una dimensione nuova, l'avevo appena riscoperta con il mio ex, adesso ho davanti un'altra persona e mi ci vuole rodaggio e soprattutto volevo capire un attimo verso quale "ruolo" é piú propenso.

che luca non mi ha spinto a fare niente, anzi, come sempre lui vá piano, mi aspetta, si adegua un pó, anche perché credo sia il primo che comprende che dobbiamo conoscerci anche a quel livello, poi ora mi riguardavo la sua mappa astrale, ed é un marte in sagittario, fuoco nel fuoco, congiunto a nettuno, ecco da dove il suo maschile poseidoniano, poi é ascendente ariete, infatti é un tipo very hot, lui si definisce freddo, razionale ma la passione c'é eccome e a me piace cosí.

poi povero, si é appena sopportato il ritorno di saturno che giá si deve vivere plutone sul suo sole di nascita, che palle..ma lasciatelo in pace..

abbiamo anche le veneri congiunte, se non riusciamo noi a viverci la sessualitá e la coppia non só davvero con quale aspetto si potrebbe..

come mi ha detto lara: "na scupata nun vó pensieri", basta, d'ora in avanti istinto anima-le puro a letto..carne e piacere..


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)*


..quote..

"io non credo che alla fine della mia vita voglio contare il numero delle persone che ho incontrato..quante volte nè è valsa la pena, se era meglio lasciar perdere oppure se non era più giusto continuare..io voglio sapere se ho amato abbastanza e se sono stata amata abbastanza ..nient'altro.. nè tradimenti, nè verità, nè menzogne, solo contare il numero dei giorni in cui il mio amore per qualcuno coincide con l'amore che qualcuno ha per me..

tutte le sere in cui potrò andare a dormire con questa certezza, potrò mettere quella giornata tra le cose buone..e potrò misurare il giorno successivo dal senso che prenderà la mia vita, come si rifletterà su tutto il resto della mia esistenza e su tutte le cose che faccio..

questa è la mia vita, le mie parole, i miei occhi, i capelli, la curva dei miei fianchi..io non posso andarmene dalla mia pelle..quello che sò è che non voglio più restare sola, perchè quando sei sola non puoi perderti mai, nemmeno una volta ..perchè se ti perdi poi.. non c'è nessuno che viene a cercarti."

[dal film "amatemi"]

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[by kagaya]