..intro..

..beh iniziamo..molte volte mi sono detto che avrei dovuto farmi un blog, e ci ho anche provato, ma mi fermavo alla grafica..

..invece oggi per me é importante, perché é un parlare di me, con me, uno sbobinare la mia vita e rivedermela, dalle lezioni della vita, agli incontri con persone nuove, ma anche nelle cose quotidiane che accadono, piú o meno belle ma che lasciano sempre qualcosa..

..questo voglio che sia per me il mio blog, un posto dove mi racconteró, in cui condivideró con tutti quelli che mi leggono la mia vita, le mie emozioni, le mie lezioni, in cui racconteró la mia crescita personale e spirituale..

..perché il mio percorso é la mia vita, la mia spiritualitá il mio quotidiano..

mercoledì 16 aprile 2008

ritorno e... incontro a farpoint {part 2}


ritorno e...

chiamiamolo pure ritorno..
delirio sarebbe meglio ma non é tutto cosí negativo..anzi..

io ieri sera arrivo alle 21.30, salgo subito a casa, volevo mollare la borsa, cambiarmi e poi magari rilassarmi un pó, poi verso le 23 cosí mi avrebbe scritto luca (il ragazzo che sto conoscendo) e sarei uscito con lui.

il programmino era allettante, peccato che dopo una mezz'ora che arrivo a casa mi chiama da dietro la porta la mia coinquilina e mi chiede i soldi dell'affitto.

ansia, ero stanco, distrutto, le dico se ne possiamo parlare l'indomani, ma voleva saperlo subito e cosí le dico che le davo il preavviso, che ho altre necessitá, che ho bisogno di prendermi la residenza per il lavoro nuovo, che voglio trovarmi un appartamento solo per me e che cmq le davo 1 mese, ovvero dal 15 aprile al 15 maggio, lei ha 700 euro di deposito (due mensilitá) le dico anche di prendersi da quelli l'affitto di questo mese e con i restanti si paga le spese.

delirio in alta quota!

si inizia a discutere, giá lo sapevo, lei quei soldi se li era giá bevuti dopo 1 settimana che glieli diedi, con la scusa dei regali di natale, del viaggio a roma per capodanno, ma cmq fatti suoi non é cosa mia guardarle nelle tasche, ma nemmeno tu guardi nelle mie, é che io non posso poi dire piú di tanto perché se lei mi dicesse di andarmene domani io che faccio?

non ho appoggio a bologna, chi mi puó ospitare in caso?
dovrei solo che tornarmene a genova e se fosse di certo a bologna non mi ci rivede piú nessuno.

lei cmq insisteva che non andava bene, che nella nostra scrittura privata (che non vale nulla, perché il suo contratto d'affitto non prevede sublocazione, ne dell'intera casa né di una parte) si prevedeva due mesi, allora le rispondo che cmq lei ha due mesi, perché da oggi a fine maggio sono quasi 2 mesi, ma il problema é che se anche gliel'avessi detto al 1 aprile non sarebbe cambiato nulla perché a lei non sta bene cercarsi coinquilini a giugno, luglio ed agosto.

si ok ho capito ma quando me ne vado di qua?
quei tre mesi no, le feste comandate no, tu non ci sei mai, cos'é un gioco?
perché se anche te lo dico a settembre, fra i due mesi di preavviso cadiamo a dicembre e non ti va bene uguale..
forse dovevo dirtelo a gennaio, ma ero appena entrato..

é un rompicapo.. ^_^'''

si chiude che il suo ragazzo mi dá "dell'uomo dimmerda", perché a quel punto stavano giá insultando e allora io ho rotto la diga, basta, gliele ho dette tutte, dal telefono che pago io e che loro si usano senza chiedere, ai 20 euro di fastweb in piú che se non ero io a dirglielo "passavano in cavalleria", alle pulizie che me le stavo facendo sempre io, insomma alla grandissima, gigantesca, colossale presa per il culo che mi stavano facendo passare per affitto di una stanza.

io poi dopo un pó mi sono preparato per andarmene, fra le loro idiozie (perché il coglione di turno, cioé io, si era stancato delle loro moine), ero stanco avevo 4 ore di viaggio sulla schiena, a genova una giornata pesantissima, ero in delirio, non sapevo se urlare, se piangere, se rompere qualcosa.

esco, inizialmente deliravo..ero troppo incazzato, anche se avevo svuotato la valigia della rabbia c'e n'era ancora, e piú ripensavo a tutto il discorso e piú saliva.

scrivo al mio migliore amico, gli chiedo se poteva di parlare, ma non volevo rovinargli la serata e dopo poco gli scrivo che era meglio stessi da solo, ne frattempo mi scrive luca (il ragazzo che sto conoscendo) per sapere come stavo, gli dico che stavo male e anche a lui che volevo stare da solo o che gli avrei rovinato la serata.

poi ad un certo punto una voce: "fatti guidare da te stesso..abbi fiducia"con tono calmo e sereno..non ho chiesto chi fosse, era fin troppo chiaro che era una parte di me e cmq anche se fosse stata un'entitá poteva solo avermi dato un ottimo consiglio.."bene"..mi dico "ok mi faccio guidare", inizio a camminare a passo molto veloce, non volevo incontrare nessuno né che mi vedesse nessuno (piangevo ed ero rosso di rabbia e dall'imbarazzo).

nel giro di 30 minuti ho fatto tutta la cittá, dalla bolognina fino a piazza santo stefano, percorro anche via santo stefano ero senza meta, seguivo l'intuito, finisco in via dante e risalgo per una strada che non ricordo, passo davanti all'antoniano (li fanno le prove i bambini dello zecchino d'oro) e dico "ho sempre sognato di vedere dove fosse", poi mariele ventre per me é sempre stata una grande.

arrivo in cima a questa strada mi trovo una chiesa di fianco e una strada di cui non scorderó mai il nome "via jacopo della lana" perché? perché di fronte c'é una piazzetta grande come camera mia, ma con la statua del cristo dei miracoli, appena l'ho vista sono scoppiato a piangere, se cercavo un segno l'avevo trovato, non avevo idea che li ci fosse questa statua.

pochi secondi ed un sms, era luca "dove sei di bello? un saluto?" mi lascio guidare, rispondo di si e gli dico dov'ero, mi dice di stare li che mi avrebbe raggiunto e nel giro di un minuto arriva, io ero sorpresissimo, flash gordon, poi mi dice che si trovava nella strada dietro.

come i suoi occhi si sono incontrati con i miei non ho potuto trattenermi, ci ho provato, ho fatto finta di nulla, gli ho fatto una coccola su un braccio, ma poi non ce l'ho fatta e anche se mi imbarazzavo ho pianto, gli ho spiegato a grandi linee, avrei dovuto raccontare cmq mesi della mia vita, molte cose le sá ma altre ancora no, iniziamo a camminare e dopo poco mi ha dato una risposta che é suonata subito dentro di me come un gong cinese della cittá proibita, la risposta era "sei stanco adesso, ti sei arrabbiato per cui vedi tutto negativo, domani vedrai che andrá meglio e riuscirai a sistemare tutto".

il fatto é che qualcosa mi preme dentro, sento ogni cosa della mia vita che crolla, come se fosse costruita su una palude, eppure io ho cercato di fare le cose piano piano, un passo alla volta, ho tanta nostalgia della mia cittá, la odio ma la amo, e per quanto li ci sono i miei, e per quanto mi stanno sul cazzo peró é un appoggio, un sorriso sempre presente, io qui mi sento da solo, anche se poi non lo sono, e poi voglio andarmene da questa casa, é una prigione, é un legame con qualcosa, con un emanuele che non mi appartiene piú, una catena da spezzare.

appena rientrato a casa ieri sera e vedendomeli ho sentito subito un nodo in gola e mi dicevo "io vivo con questi? perché? chi sono? chi li conosce? perché devo dividere il mio spazio con questi inutili sconosciuti? con queste persone che mi fanno del male? perché lascio che queste persone mi facciano del male usandomi e prendendomi in giro? devo andarmene di qui"

cmq ero con luca, facciamo un pezzo di strada, mi chiama il mio migliore amico, spiego anche a lui la situazione e mi dice che avevo fatto bene a tirare fuori tutte le cose, che se avevo bisogno mi avrebbe dato anche lui una mano, ma non volevo farlo incazzare per questa cosa, per cui non entravo troppo nel discorso, mi dispiaceva che aveva passato una bella serata e arrivavo io a rompere per una cosa che mi dovevo risolvere da solo.

ma la diga é rotta ormai, l'acqua, la terra sono usciti e stanno invadendo i paesi nella valle, non resta che tirarsi su le maniche, salvare i superstiti, pulire dal fango tutto e rimettere in sesto i paesi.

questo ho creato.

chiudo poi con il mio migliore amico, continuiamo a camminare con luca, scopro che ero arrivato nella sua zona, lasciandomi guidare da me stesso, ok altro segno, ce ne rendiamo conto tutt'e due, dovevamo vederci, ridiamo di questa cosa, perché sapevo che era in zona mazzini ma non sapevo che l'ospedale sant'orsola fosse dietro casa sua e soprattutto non sapevo dove io stessi andando mentre camminavo perché le zone non le conoscevo.

mi porta a casa sua, molla la bici, entriamo, mi fá vedere la sua casa, bellina, arredata bene, mi offre una tisana e fra i tanti gusti scelgo quella all'arancia rossa, lui invece alla menta, iniziamo a parlare della situazione, mi sfogo, ma lo sento che in lui, il suo cuore diceva "tranquillo, non mi devi raccontare tutto se non vuoi, ho capito, adesso rasserenati, sei con me, a casa" come ho sentito questa cosa che lui mi trasmetteva, é stato come essere innondato d'amore, non só spiegarlo, ma li con lui stavo benissimo, non me ne sarei mai andato, mi stava guarendo, mi stava facendo bene, e adesso piango a ricordarlo.

beviamo la tisana, giocavamo al rimpallo, io facevo i complimenti a lui, lui a me, del tipo "ma sei proprio carino","ma che belle braccia", "che belle gambe e poi le mani", ridevamo che a ruota diventavamo rossi per l'imbarazzo, ma un imbarazzo bello, ci prendevamo in giro e giocavamo pur dicendo sul serio.

ad un certo punto avevo bisogno di abbracciarlo, un bisogno intimo, fisico ed emotivo di stringerlo forte, lo faccio, ci sta, con la sua solita delicatezza, con la stessa con cui mi rendo conto é entrato dentro di me.

non lo só riesce a farmi stare bene, mi fá sempre sorridere, non avevo mai pensato che fosse cosí importante per me trovare qualcuno che mi facesse sorridere e poi dialogando con lui mi dá un altra visione del problema casa, della mia nostalgia, sempre con la stessa delicatezza, che lo caratterizza.

io in impeto ad un certo punto gli prendo le mani, avevo bisogno delle sue mani fra le mie, non só spiegarlo, in questo periodo vado per istinto, mi lascio guidare, lui molto tranquillo, probabilmente voleva la stessa cosa, ci sta, era seduto di fronte a me, spesso ci fermavamo a guardarci negli occhi come se guardandoci comunicassimo.

adoro la sua espressione quando mi ascolta, é attento, curioso, non dimentica mai nulla di quello che gli dico.

verso le 3 e mezzo mi riaccompagna a casa, anche se diverse volte gli avevo detto che sarei andato a piedi, ma lui non voleva, anzi con diverse battute mi diceva che potevo dormire da lui, ma era la prima volta che entravo in casa sua, nel suo spazio e non me la sentivo di invaderlo con la mia presenza, almeno non subito.

anche se mi ha giá invitato per altre volte.

sulla sua porta di casa mi dá un bacio sulla guancia, io chiedo il bis, poi lo faccio anche io e ci avviamo all'auto.

usciamo dal parcheggio, e cosí fra le battute esce il discorso dell'arcobaleno, perché come ho scritto qui é una settimana che sogno sempre arcobaleni, lo vedo in meditazione, e ne parlai anche con lui sabato perché un amico di gianni ci mostró un arcobaleno sul cellulare, poi io lo vidi a genova, e anche sul treno ieri, a piacenza aveva smesso di piovere e c'era l'arcobaleno, allora lui mi dice che la via dove abita si chiama via dell'arcobaleno.

{AJEJE!!!!}

io volevo sprofondare in quel momento, basta, cioé troppo per me, altro segno, altri segni, peró figo!

arriviamo da me, sotto casa, gli ricordo il mio civico, lui ha lo stesso numero (ok sorvoliamo) non c'era posto e ci salutiamo, mi bacia sulla guancia, io non perdo tempo rispondo e poi un istinto, lo bacio sulle labbra..poco..piano..delicato..mi allontano, non volevo esagerare troppo e neanche sembrare troppo facile, che poi sono minchiate, perché dopo neanche un secondo mi fá gesto di avvicinarsi, e ci baciamo, forse troppo poco..avrei voluto che durasse ancora..e gli e l'ho anche scritto come sono entrato in casa..ma mi ero distaccato io all'ultimo..per paura forse..e per giocare anche.

ci salutiamo, scendo dall'auto, ha aspettato che io entrassi nel portone e poi é andato a casa.

tutta la sera ho ritardato questo momento, ora lo vedo, ma é anche andato bene e ci voleva, sarebbe anche successo altro, ma il corpo era stressato, ero stanchissimo.

tutto sommato é stata un ottima giornata ieri, segni, situazioni che si sviluppano, nuovi incontri e grandi emozioni, amici veri che mi danno il loro appoggio, mi ascoltano e mi vogliono bene, dighe che si rompono e che mostrano un nuovo emanuele, piú emotivo, ma anche piú cresciuto, che affronta la vita e le sue lezioni, un emanuele che a dispetto di tutto continua a crescere, e che cerca di lasciare andare ogni vecchia energia e ogni maschera.

questo sto facendo..anche con luca io mi imbarazzavo a piangere, ma poi ho ceduto, non só cosa ne pensa lui di uomini che piangono, ma é un lato di me, fá parte di me, e sinceramente neanche me lo chiedo piú di tanto..sto imparando a conoscerlo.

io ieri sera ero totalmente indifeso, avrebbe potuto approfittare, invece non l'ha fatto..mi ha rispettato e ha aspettato me..

e in qualsiasi modo andranno le cose fra me e lui resterá sempre importante e dentro il mio cuore.

p.s.

ieri sera parlando con luca scopro che a dicembre 2006 mi aveva contattato su gaydar ma era senza foto sul profilo e quindi dopo quattro chiacchiere avevo lasciato cadere il discorso.

......


Nessun commento:

)*


..quote..

"io non credo che alla fine della mia vita voglio contare il numero delle persone che ho incontrato..quante volte nè è valsa la pena, se era meglio lasciar perdere oppure se non era più giusto continuare..io voglio sapere se ho amato abbastanza e se sono stata amata abbastanza ..nient'altro.. nè tradimenti, nè verità, nè menzogne, solo contare il numero dei giorni in cui il mio amore per qualcuno coincide con l'amore che qualcuno ha per me..

tutte le sere in cui potrò andare a dormire con questa certezza, potrò mettere quella giornata tra le cose buone..e potrò misurare il giorno successivo dal senso che prenderà la mia vita, come si rifletterà su tutto il resto della mia esistenza e su tutte le cose che faccio..

questa è la mia vita, le mie parole, i miei occhi, i capelli, la curva dei miei fianchi..io non posso andarmene dalla mia pelle..quello che sò è che non voglio più restare sola, perchè quando sei sola non puoi perderti mai, nemmeno una volta ..perchè se ti perdi poi.. non c'è nessuno che viene a cercarti."

[dal film "amatemi"]

..ajeo..

..search powered by google..

..aquarius..

..aquarius..
[by kagaya]